mercoledì 24 agosto 2011

GROTTE DEL CAGLIERON

 Grotte del Caglieron

Le Grotte del Caglieron sono situate in località Breda di Fregona in Provincia di Treviso, il complesso consta di una serie di cavità, parte delle quali di origine artificiale e parte di origine naturale. Quella naturale è una profonda forra incisa dal torrente Caglieron su strati alternati di conglomerato calcareo, di arenarie e di marne del Miocene medio. Numerose sono le cascate, alte parecchi metri, con alla base grandi marmitte. Nella parte più profonda della forra si notano sulle pareti grandi concrezioni calcaree che chiudono per un tratto e in parte la volta, dando all'insieme l'aspetto di una grotta.

Sulle pareti della forra si aprono delle grandi cavità artificiali, ottenute con l'estrazione dell'arenaria, la tipica "pietra dolza " (pietra tenera).L'attività estrattiva, che risale al 1500 e forse anche prima, forniva il materiale per la costruzione di stipiti, architravi…, come si può ancora osservare sulle vecchie case e palazzi di Vittorio Veneto e dintorni.

Interessante il metodo di estrazione praticato: essendo gli strati inclinati anche oltre i 45°, lo stacco del materiale, praticato con grossi scalpelli che hanno lasciato segni ancora visibili, avveniva a blocchi con l'avvertenza però di lasciare delle colonne inclinate a sostegno della volta. Ne è derivato cosi un insieme di suggestive cavità artificiali, distribuite lungo l'orrido sul cui fondo scorre vorticoso e rumoroso il torrente, tanto da portare alla costruzione di un percorso attrezzato.

Suggestivo il percorso proposto; dal parcheggio (appena superato il ponte) si scende lungo un largo sentiero fino a percorrere un tratto appena sopra alle acque correnti del torrente Calieron; si passa poi a sinistra e davanti ad un ampio portale con le caratteristiche colonne inclinate che sostengono gli strati di arenaria formanti il soffitto.Poi da un rustico ponticello, che permette di superare il torrente, si può ammirare la forra naturale, la grande marmitta scavata dalle acque che precipitano passando proprio sotto al ponticello e poi a valle la parte naturale che costituisce la grotta vera e propria. A destra e a sinistra del ponticello si aprono due ampie cavità artificiali.

Si scende con un tornante in quella a sinistra, si riattraversa il torrente e poi, su un suggestivo e attrezzato sentiero, sospeso su cascate e marmitte, dopo un breve tratto, si ritorna alla luce… Va altresì segnalata la presenza di piccole sorgenti e stillicidi in più punti delle grotte che fuoriescono da fratture sia all'interno che all'esterno delle grotte. Dato il notevole contenuto in calcare delle acque, si ha la sua rideposizione con formazioni di ampie superfici concrezionate, cortine, stalattiti e stalagmiti delle più varie forme e colori. Nelle zone più illuminate è notevole la formazione di travertino a spese dei muschi e altri residui vegetali che vengono ricoperti dal calcare.

All'interno delle cavità artificiali, ci sono alcuni tratti di cunicoli naturali, tanto da essere esplorati dagli speleologi. Nelle acque che li percorrono è stata costatata la presenza del Niphargus, un piccolo crostaceo cieco, depigmentato, tipicamente ipogeo che attualmente è oggetto di studio nel laboratorio sotterraneo di Biospeleologia di Villa Papadopoli a Vittorio Veneto.

Data la costanza della temperatura nelle parti più profonde delle grotte e la progressiva diminuzione della luce, si osserva tutta una serie di microambienti di notevole interesse botanico e zoologico, che farebbero la felicità di qualsiasi naturalista. Le grotte del Calieron, apprezzate sia in estate per la frescura che in inverno per le stupende cascate di ghiacci, sono anche dei notevoli punti di riferimento per laboratori di educazione ambientale per le scuole. Soprattutto durante l'estate le grotte diventano suggestivo scenario di rappresentazioni teatrali e spettacoli di vario genere.
http://www.comune.fregona.tv.it/turismo_desc.asp?id=8

7 commenti:

Cinzia ha detto...

Oggi ti ho chiamata...stamattina...iscrizione effettuata!!!
Deciso nulla?
Belle le grotte, ogni tanto ci andiamo...
Baci
Cinzia

Erika ha detto...

Belle le foto e la località.
Un caro saluto, cara Vania, a te ed alla tua simpatica famiglia.

Adriano Maini ha detto...

Come una poesia di Poe! La natura, gran bel mistero!

Ninfa ha detto...

Una presentazione perfetta Vania, ci hai messo perfino il suono dell'acqua...
Anche a me è capitato di visitare alcune grotte, tra cui quelle famosissime di Frasassi. E' sempre emozionante trovarsi nelle viscere della terra.
P.s. Simpaticissima e molto originale la collana lumachina!

Vania ha detto...

@Cinzia...
...BENE !!!....ti chiamo e ti dico....ma per il momento ....no.

...grotte...suggestiva ambientazione.

@Erika....
...si è ...come dicevo a Cinzia...suggestivo il luogo.

...grazie...cari saluti anche a Voi due.

@Adriano Maini...
...non conosco Poè...cioè non ho mai letto nulla di Lui...non essendo il mio Genere...anche se non detto che poi lo trovi interessante e di mio gusto...ho visto adesso "qualcosinaaaaainaaaa" sulla sua Poetica....credo che hai ragione.

...un Gran Bel Mistero la Natura...e qui non ci sono dubbi.

@Ninfa...
...:).

...le grotte di Frasassi...una meraviglia le ho viste quand'ero piccola...spero di rivederle con gli "occhi di adesso"...e confermo APPIENO la tua sintensi.

...la lumachina.:)))

Ambra ha detto...

Che splendide queste grotte.
Le grotte hanno un fascino tutto particolare, miisterioso e suggestivo.

Vania ha detto...

@Ambra...
...da apprezzarne la "magia".