giovedì 30 agosto 2012

LAVORI IN CORSO...ELEFANTE :)





ELEFANTE
L'elefante è considerato emblema di castità e di temperanza. E' un simbolo molto positivo, è considerato saggio e anche particolarmente casto poichè lo si riteneva frigido. In ambito magico-popolare questa figura fu notoriamente sentita come segno beneaugurale. Spesso è inserito di fronte all'albero della vita tra riffigurazioni di vegetazione rigogliosa, o è collocato fra gli abitanti del paradiso terrestre. Lo si ritrova anche nella tipologia mariana come modello di castità e di forza e di "torre eburnea" per la costruzione della torre che portava nelle spedizioni militari. L'elefantessa partoriva il suo piccolo nell'acqua di una palude, mentre il maschio faceva la guardia per scacciare il drago minaccioso. La figura dell'elefante è anche un simbolo del battesimo.
La tipologia dell'elefante è la stessa sia nel Fisiologo greco che nel Bestiario latino che in quello d'amore. In tutti e tre i testi l'elefante è raffigurato come nemico del serpente (che nel Bestiario d'amore diventa un drago), che rappresenta il male. La femmina dell'elefante, quando giunge l'epoca in cui deve partorire, per proteggersi dal serpente se ne va in uno stagno d'acqua e vi entra finché l'acqua non le giunga fino alle mammelle, e poi partorisce il figlio sull'acqua. Mentre partorisce, l'elefante maschio la protegge dal serpente, poiché il serpente è nemico dell'elefante, e quando l'elefante lo trova, lo calpesta e lo uccide. Per la sua forza l'elefante è anche utilizzato nelle imprese belliche.
Nel Bestiario d'amore la storia è simile, ma il male, cioè  in questo caso il drago, rappresenta chi svela i segreti d'amore che gli sono stati confidati.
http://www.irreer.it/bestiario/beslat/ruote.html

venerdì 24 agosto 2012

I COLORI DELLA BOCCA DI LEONE



La bocca di leone è una pianta perenne o annuale di origine mediterranea il cui nome scientifico è  Anthirrinum Majus. Molto diffusa in Italia e negli altri paesi sud-europei, la bocca di leone è utilizzata moltissimo per i suoi fiori decorativi molto colorati, gialli, rossi, bianchi. Il fusto è legnoso alla base e carnoso nella parte superiore, le foglie sono di colore verde scuro mentre i fiori sono di diversi colori: gli spontanei sono di colore porpora e bianco mentre i fiori nati dagli incroci possono essere rosa, gialli, viola. Il nome di questa pianta deriva proprio dalla caratteristica forma del fiore che nasce su una sorta di spiga ed è compresso ai lati creando la forma molto somigliante ad una bocca di leone: in greco, il nome 'anti' indica la parola simile, il nome 'rhin' indica il naso, per cui con il nome scientifico si voleva sottolineare proprio la somiglianza di questo fiore ad un naso animale, poi tramutata in bocca di leone. Il significato nel linguaggio dei fiori che viene associato alla bocca di leone è quello di indifferenza e disinteresse: in passato, infatti, le ragazze indossavano uno di questi fiori tra i capelli per far capire al corteggiatore che non era desiderato. Quando il fiore termina il suo ciclo vitale al suo posto rimane un piccolo baccello secco nei quali sono contenuti i semi che possono essere riutilizzati per una nuova semina. La bocca di leone ama molto la luce del sole per cui l'esposizione migliore per questa pianta è in luoghi soleggiati; durante l'inverno si può mantenere la pianta all'esterno purchè venga riparata dal freddo, altrimenti si possono conservare i semi per la successiva primavera eliminando la pianta. La bocca di leone deve essere annaffiata regolarmente ma è bene aspettare che il terreno sia asciutto prima di una nuova annaffiatura; in autunno si possono diradare le annaffiature fino ad eliminarle quasi del tutto in inverno. Il terreno, che deve essere ben drenato, può essere concimato ogni 20-25 giorni con concime per fiori mescolato all'acqua delle annaffiature.Per moltiplicare la pianta si possono utilizzare i semi che come già detto si creano alla fine del ciclo vitale del fiore che vanno poi piantati in primavera e a partire da maggio si possono porre le piantine a dimora. Le bocche di leone possono soffrire a causa delle malattie fungine causate da piogge abbondanti o sbalzi termici che devono essere curate con fungicidi; un altro fastidio può essere la presenza degli afidi neri che spesso rovinano i fiori.
http://www.fiori-piante.info/giardino/bocca_di_leone.html

mercoledì 8 agosto 2012

DOLCEZZA :) ..... sampler 1



Dolcezza

Vocabolario on line

dolcézza s. f. [der. di dolce1]. – 

1. Sapore dolce, gradevole al palato: la ddello zuccherodel mieledi un frutto;bevanda che ha la ddel nettare

2. estens. 

a. La qualità di cosa che diletti e accarezzi delicatamente gli altri sensi, che dia una piacevole sensazione all’orecchio, all’olfatto, al tatto, alla vista: ddi un suonodi un profumodi un tessutovoceaccenti pieni di d.; ddi una tintadi un accostamento di colori (quando i colori siano delicati, non vivi e violenti). Con riguardo alla forma, di cosa che abbia linee regolari o sinuose: ddi un contornodi una curvadi lineamenti

b. Impressione dolce e gradita all’animo, al gusto estetico: una pace d’ineffabile d.;«Amor che ne la mente mi ragiona» Cominciò elli allor sì dolcementeChe la d.ancor dentro mi suona (Dante); Sentìa nell’inno la damara De’ canti uditi da fanciullo (Giusti); si sapeva di luoghi, in Napoli, forse nemmeno panoramici, ma dotati di una singolare d., che neppure i secoli ... sembrava avrebbero mai potuto cancellare (Anna Maria Ortese). Quindi, spec. al plur., gioia, piacere: gustare le d.dell’amoredi una vera amicizia. Come espressione d’affetto, riferito alla persona stessa: dmia!ddell’anima mia! 

3. Con altri usi estens.: 

a. Mitezza: ddel clima

b. Delicatezza, tenerezza: ddello sguardodell’espressionelo guardò con infinita dolcezza

c. Affabilità, amabilità: dd’indoledi carattere; nei rapporti con altre persone, modo d’agire privo di ruvidità o durezza: trattare con d.; si ottiene più con la dche con la violenza

d. Attenzione, precauzione nel compiere un atto senza movimenti bruschi:prendereposare con dun oggetto fragile

4. ant. Scarso tenore salino in liquidi o umori animali e vegetali: Le indicazioni ...sono il ridurre il sangue alla sua prima dolcezza (Redi).