martedì 27 marzo 2012

GHIRLANDA PASQUALE



 
 ...per la sagoma degli uccellini... http://www.disegnidacoloraregratis.it/animali/uccelli.php  forbice, carta,  tessuto a piacere, colla vinavil e filo  (in questo caso filo da uncinetto oro ma può essere anche spago ) per bordare l'uccellino.   Tre perline per l'occhio, ago e  filo per cucirle.

Olivo
La storia dell'olivo è profondamente legata a quella dell'umanità; nelle origini di questo prezioso albero storia e mitologia si intrecciano, fino a confondersi. Comparsa per la prima volta probabilmente nell'Asia occidentale, la pianta dell'olivo si diffuse in tutta l'area mediterranea, dove il suo culto fu consacrato da tutte le religioni.
Fin dai tempi più remoti l'olivo venne considerato un simbolo trascendente di spiritualità e sacralità. Sinonimo di fertilità e rinascita, di resistenza alle ingiurie del tempo e delle guerre, simbolo di pace e valore, l'olivo rappresentava nella mitologia, come nella religione, un elemento naturale di forza e di purificazione.
E' ormai accertato che la coltivazione dell'olivo risale ad almeno 6.000 anni fa: ne fanno fede racconti tradizionali, testi religiosi e rinvenimenti archeologici.
Probabilmente la pianta ebbe il suo habitat originario in Siria ed i primi che pensarono a trasformare una pianta selvatica in una specie domestica furono senza dubbio popoli che parlavano una lingua semitica.
Dalla Siria facile fu il suo trapianto in Grecia dove trovò una inaspettata fortuna e applicazione che la resero, poi, indispensabile ai popoli antichi del Mediterraneo.
A conferma della millenaria storia dell'olivo ricordiamo come la tradizione pone di fronte all'antica Gerusalemme il "Monte degli Ulivi", o come la bellezza di questa pianta sia cantata spesso nell' "Antico Testamento" (v. libro del profeta Osea dove il Dio d'Israele è paragonato alla magnificenza dell'olivo).
Sono circa settanta le citazioni che se ne fanno nella bibbia. D'altra parte che questo fosse un simbolo è chiarito anche dall'episodio della colomba che torna all'arca di Noè tenendo nel becco un rametto d'olivo. Lo stesso nome di Gesù, christos, vuol dire semplicemente unto. La Bibbia racconta che fu un Angelo a dare a Seth, il figlio di Adamo, tre semi da mettere fra le labbra del padre dopo la sua morte. Dalle ceneri di Adamo germogliarono così un cedro, un cipresso e un olivo.
Nella tradizione cristiana, da secoli, viene usato olio d'oliva per la celebrazione di alcuni sacramenti: Cresima, ordinamento sacerdotale, Estrema Unzione. Ed è un rametto di olivo benedetto che viene distribuito a tutti i fedeli la Domenica delle Palme, in ricordo della resurrezione e come simbolo pace.
Nell'antica Grecia agli Ateniesi vincitori venivano offerti una corona di olivo ed un'ampolla d'olio; mentre gli antichi Romani intrecciavano ramoscelli di olivo per farne corone con le quali premiare i cittadini più valorosi.


lunedì 12 marzo 2012

FREE...CROCUS

 Etimologia [modifica]

Il nome del genere (Crocus) deriva dal greco Kròkos (c'è un esplicito riferimento a questo fiore nell'Iliade di Omero – Libro XIV, versetto 347) che significa “filo di tessuto” e si riferisce ai lunghi stigmi ben visibili nella specie più conosciuta (e coltivata) di questo genere (Crocus sativus). La prima documentazione dell'uso di questo nome lo abbiamo da Teofrasto di Efeso (Efeso, 371 a.C. – Atene, 287 a.C.), filosofo e botanico greco antico nonché discepolo di Aristotele.[3].
Altri testi traducono questo vocabolo (krokos) direttamente con “zafferano”, ma in realtà quest'ultima voce dovrebbe derivare dall’arabo Zaafran.
Il nome scientifico di questo genere è stato definito nel 1753 dal biologo e scrittore svedese, considerato il padre della moderna classificazione scientifica degli organismi viventi, Carl von Linné (Rashult, 23 maggio 1707 – Uppsala, 10 gennaio 1778).
 http://it.wikipedia.org/wiki/Crocus 


giovedì 1 marzo 2012

FREE...IRIS

In botanica, il genere Iris raccoglie circa duecento specie di piante della famiglia delle Iridacee, il cui fiore è comunemente conosciuto anche con il nome di giaggiolo.
Il nome del genere deriva dalla parola greca Iris che significa arcobaleno

 http://it.wikipedia.org/wiki/Iris_%28botanica%29
 Tra tutti i fiori, l’iris trasmette più eloquentemente sentimenti profondi e positivi: l’assoluta fiducia, l’affetto dell’amicizia, il trionfo della verità, ma soprattutto la saggezza e la promessa della speranza, l'ultima a fuoriuscire dal vaso scoperchiato da Pandora, dopo che tutti i mali si riversarono nel mondo, come narra la mitologia greca. Secondo alcune interpretazioni, il numero tre ricorrente nell’iris – i petali in posizione verticale, quelli girati verso il basso, i boccioli per stelo – rimanda a quello della Trinità, motivo per cui l'iconografia cristiana ha assunto questo fiore come simbolo di fede, di coraggio e di saggezza. In Asia orientale, l'iris era considerato un talismano contro ogni maleficio, così che veniva dipinto sull'armatura dei soldati per proteggerli dai nemici. Il fiore di iris, ritto e proteso verso il cielo, era ritenuto anche simbolo di longevità. Disponibile in tantissime varietà come i colori dell'arcobaleno, oltre al bianco più puro, l’iris viene denominato ‘farfalla porpora’ dai cinesi per i vistosi petali posti a ventaglio svolazzanti sotto il soffio della brezza. In particolare, il fiore di iris viola (o ‘giaggiolo di S. Antonio’) è considerato simbolo di sapienza; bianco (‘giglio di Firenze’ o ‘giaggiolo bianco’), di purezza; blu (‘giaggiolo odoroso’ o ‘giaggiolo delicato’), di fede e di speranza, mentre in Giappone rappresentava le gesta eroiche della nobiltà.
Nel linguaggio floreale, un mazzo di iris è un regalo significativo per esprimere simpatia (compleanno, anniversario) e ammirazione (socio o collega), confortare (ammalato), incoraggiare nell’affrontare la vita e il futuro dopo le difficoltà, augurando l’arrivo di tempi migliori, ma è il fiore più specifico per il laureando in quanto riflette la saggezza acquisita con gli anni di studio e la speranza che percorso di successi continuerà.
 http://www.giardinaggio.net/Fiori/significato-dei-fiori/Iris.asp