mercoledì 28 settembre 2011

AUTUNNO 2011

AUTUNNO...

http://www.etimo.it/?term=autunno


In latino è auctumnus.
In sumero è A UG4 TUM NUS:seme generante (A UG) portato via (TUM) dall’immagine della morte (NUS)’ [vedi www.siagrio.it /Antares a Indice art. 52].

Il seme è il motore della vita, un motore che deve essere interrato in autunno per germinare la vita alla fine dell’inverno.
E’ SAG US, ‘inizio e fine’, Saturno il Sator, il seminatore: in mezzo –la storia, che è un TUR, un giro –GIR U- incessante per gli uomini –.
Alla domanda quid faciat laetas segetes, che cosa riempia di gioia le terre seminative, con la quale Virgilio lancia le Georgiche, il Seminatore risponde –sono io!-.
Il seme, semen in latino è esse l’essere di men, degli uomini.
La dea Iside ne è regina per gli Egizi, ISH TAR per gli Accadi.
TAR ISH TAR è non essere-essere-non essere, il dilemma di Amleto.
Non essere presenti è una brutta cosa.

Essere è vivere, cioè poter seminare il proprio essere di emozioni, di valori e di pensieri.

giovedì 22 settembre 2011

MELOGRANO....MELAGRANA


La melagrana è il frutto del melograno, pianta arbustiva e spinosa delle punicacee (dal latino punicum = cartaginese, perché Plinio ritenendola erroneamente di origine africana la chiamava “melo cartaginese”), originaria delle regioni dell’Iran e del nord dell’India e da sempre ampiamente coltivata nel bacino del Mediterraneo. Il nome dell’albero e quello del frutto derivano, sempre dal latino, da malum = mela ed garantum = con grani. Il suo nome scientifico è Punica granatum e fa riferimento all’origine Medio Orientale del frutto, nonché alla presenza dei suddetti grani. In greco la melagrana è detta ρόδι (rodi), che è una parola composita che deriva da ροή e δήναμη, cioè “lo scorrere della forza dell’universo”.
http://orizzontidelgusto.blogspot.com/2006/01/la-melagrana-ed-il-segreto-del-sultano.html

Apprezzato già dai romani, dai greci, dai fenici, dagli egizi, dagli ebrei non solo per la bontà dei suoi frutti ma anche per le qualità medicinali, sono diverse le leggende e le tradizioni che legano questa pianta alla vita dell’uomo. Nell’antico Egitto pare si utilizzassero i frutti ed i semi del melagrano nelle cerimonie funebri ed rappresentazioni di questa pianta sono state rinvenute in tombe risalenti a 2500 anni fa. Come cibo dei morti lo ricordiamo anche nella leggenda che vide Persefone condannata a rimanere nell’Ade per averne mangiato alcuni chicchi.
Molto più spesso però il melograno è individuato come simbolo della vita, dell’unione e dell’amicizia. La dura scorza nasconte infatti tantissimi semi uniti insieme. Non a caso è utilizzato anche per indicare la massoneria come simbolo di fratellanza e solidarietà, e nel cristianesimo viene attribuito al melograno la rappresentazione della Chiesa unita come i semi del frutto e nel rosso del succo viene identificato il sague dei martiri.
Il melograno però rientra anche in tutta una serie di tradizioni più popolari che vedono coinvolti diverse culture e diversi popoli. Addirittura gli arabi chiamarono la città di Granada così in onore di questa pianta. In Turchia le spose scagliano un melograno per terra e dal numero dei semi che si spargono la tradizione vuole si sappia quanti figli nasceranno. A Roma si adornavano gli abiti nuziali con rami di melograno; in India le donne sterili ne bevono il succo e un’antica leggenda vietnamita racconta che da un melograno nacquero cento bambini. In Dalmazia gli sposi il giorno delle nozze piantano un melograno nel giardino del suocero.
http://www.artefiori.com/Magazine/leggi.asp?ID=78

mercoledì 21 settembre 2011

sabato 17 settembre 2011

IL CICLAMINO



Nel linguaggio dei fiori e della piante il Ciclamino ha significati positivi e negativi.

Plinio il vecchio lo consigliava perchè sosteneva che se una persona lo piantava, non potevano più nuocergli i filtri malefici fatti contro di lei. Era considerato perciò un amuleto.

Teofrasto sosteneva invece che era un eccitante sessuale e che facilitasse il concepimento, credenza nata probabilmente dal suo aspetto che ricorda l'utero femminile oppure dal fatto che dopo la fioritura lo stelo fiorale si avvita a spirale verso il basso portanto il frutto a livello del terreno.

I sentimenti negativi che ha ispirato riguardano la diffidenza e lo scoraggiamento dovuto probabilmente al fatto che i suoi tuberi sono velenosi per l'uomo ma non per ad esempio i maiali che al contrario ne sono ghiotti e ai quali non arreca alcun danno (da qui il nome di "panporcino").

Un altro significato che viene dato a questa pianta è legato alla sua essenza. Leo Kaiti in Piante e profumi magici sostiene "agisce su tutta la personalità e crea intorno ad essa un vero e proprio 'centro di gravitazione' " accrescendo quindi il proprio prestigio personale. 

http://www.elicriso.it/it/linguaggio_fiori/ciclamino/

giovedì 15 settembre 2011

MURRINO....MURRINA

Il termine “Murrino” è stato coniato nel 1878 dall'abate Vincenzo Zanetti, che tanto contribuì alla rinascita della vetraria muranese dopo un lungo periodo di crisi. Zanetti adottò questo termine per definire vasi e ciotole in vetro mosaico che i Romani facevano usando sezioni di canna[1] che presentavano al loro interno, per tutta la lunghezza, disegni astratti o anche figurativi come volti, fiori e animali. Li chiamò così perché in qualche modo potevano ricordare gli oggetti che gli stessi Romani eseguivano usando la variopinta pietra murrina, che peraltro nessuno ha mai conosciuto. Da allora il termine murrino è rimasto e serve ad identificare sia le singole sezioni di canna sia l'oggetto ottenuto dalla loro composizione.
1 A Murano viene definita canna sia una bacchetta piena sia una forata, cioè una canna vera e propria. In questo caso si tratta di bacchetta.

mercoledì 14 settembre 2011

COLLANA GALASSIA :)


Galassia
Una galassia è un grande insieme di stelle, sistemi, ammassi ed associazioni stellari, gas e polveri (che formano il mezzo interstellare), legati assieme dalla reciproca forza di gravità.[1][2] Il nome deriva dal greco γαλαξίας (galaxìas), che significa "di latte, latteo"; è una chiara allusione alla Via Lattea, la Galassia per antonomasia, di cui fa parte il sistema solare.
Le galassie sono oggetti dalle vastissime dimensioni, che variano dalle più piccole galassie nane, contenenti poche decine di milioni di stelle,[3] sino alle più imponenti galassie giganti, che arrivano a contare al loro interno anche mille miliardi di stelle,[4] tutte orbitanti attorno ad un comune centro di massa.
Etimologia
La parola "galassia" deriva dal termine greco che indicava la Via Lattea, Γαλαξίας (Galaxìas) per l'appunto, che significa "latteo", o anche κύκλος γαλακτικός (kyklos galaktikòs), col significato di "circolo galattico". Il nome deriva da un episodio piuttosto noto della mitologia greca. Zeus, invaghitosi di Alcmena, dopo avere assunto le fattezze del marito, il re di Trezene Anfitrione, ebbe un rapporto con lei, la quale rimase incinta. Dal rapporto nacque Eracle, che Zeus decise di porre, appena nato, nel seno della sua consorte Era mentre lei era addormentata, cosicché il bambino potesse bere il suo latte divino per diventare immortale. Era si svegliò durante l'allattamento e realizzò che stava nutrendo un bambino sconosciuto: respinse allora il bambino e il latte, sprizzato dalle mammelle, schizzò via, andando a bagnare il cielo notturno; si sarebbe formata in questo modo, secondo gli antichi Greci, la banda chiara di luce nota come "Via Lattea".[12]
Quando William Herschel compilò il suo catalogo degli oggetti del cielo profondo, usò la locuzione nebulosa spirale per descrivere le caratteristiche di alcuni oggetti di aspetto nebuloso, come la Galassia di Andromeda; queste "nebulose" furono in seguito riconosciute, quando si iniziò a scoprirne la distanza, come immensi agglomerati di stelle estranei alla Via Lattea; ebbe così origine la teoria degli "universi-isola". Tuttavia, tale teoria cadde presto in disuso, poiché per "Universo" si intendeva la totalità dello spazio, con all'interno tutti gli oggetti osservabili, così si preferì adottare il termine galassia.[13] Di fatto, da un punto di vista strettamente etimologico, per ironia della sorte i termini "galassia" e "Via Lattea" sono sinonimi.
http://it.wikipedia.org/wiki/Galassia