La melagrana è il frutto del melograno, pianta arbustiva e spinosa delle punicacee (dal latino punicum = cartaginese, perché Plinio ritenendola erroneamente di origine africana la chiamava “melo cartaginese”), originaria delle regioni dell’Iran e del nord dell’India e da sempre ampiamente coltivata nel bacino del Mediterraneo. Il nome dell’albero e quello del frutto derivano, sempre dal latino, da malum = mela ed garantum = con grani. Il suo nome scientifico è Punica granatum e fa riferimento all’origine Medio Orientale del frutto, nonché alla presenza dei suddetti grani. In greco la melagrana è detta ρόδι (rodi), che è una parola composita che deriva da ροή e δήναμη, cioè “lo scorrere della forza dell’universo”.
http://orizzontidelgusto.blogspot.com/2006/01/la-melagrana-ed-il-segreto-del-sultano.html
Apprezzato già dai romani, dai greci, dai fenici, dagli egizi, dagli ebrei non solo per la bontà dei suoi frutti ma anche per le qualità medicinali, sono diverse le leggende e le tradizioni che legano questa pianta alla vita dell’uomo. Nell’antico Egitto pare si utilizzassero i frutti ed i semi del melagrano nelle cerimonie funebri ed rappresentazioni di questa pianta sono state rinvenute in tombe risalenti a 2500 anni fa. Come cibo dei morti lo ricordiamo anche nella leggenda che vide Persefone condannata a rimanere nell’Ade per averne mangiato alcuni chicchi.
Molto più spesso però il melograno è individuato come simbolo della vita, dell’unione e dell’amicizia. La dura scorza nasconte infatti tantissimi semi uniti insieme. Non a caso è utilizzato anche per indicare la massoneria come simbolo di fratellanza e solidarietà, e nel cristianesimo viene attribuito al melograno la rappresentazione della Chiesa unita come i semi del frutto e nel rosso del succo viene identificato il sague dei martiri.
Il melograno però rientra anche in tutta una serie di tradizioni più popolari che vedono coinvolti diverse culture e diversi popoli. Addirittura gli arabi chiamarono la città di Granada così in onore di questa pianta. In Turchia le spose scagliano un melograno per terra e dal numero dei semi che si spargono la tradizione vuole si sappia quanti figli nasceranno. A Roma si adornavano gli abiti nuziali con rami di melograno; in India le donne sterili ne bevono il succo e un’antica leggenda vietnamita racconta che da un melograno nacquero cento bambini. In Dalmazia gli sposi il giorno delle nozze piantano un melograno nel giardino del suocero.
http://www.artefiori.com/Magazine/leggi.asp?ID=78
6 commenti:
Melograno=tanta fortuna oltre che splendida visione
ciao e buona giornata
Un frutto affascinante anche esteticamente, color del sole, dai significati contrastanti sia in passato che al presente.
Superbo excursus, che tra l'altro ha colmato molte mie lacune!
@Simo...
...speriamo.:))...io vedo questi ogni mattina che porto la Vale a scuola....ieri li ho voluti fotografare sono un 'incanto !!!!
@Ambra...
si...hai visto....anzi letto.:)
@Adriano Maini....
...BENE !!!!...le mie lacune erano molte di più.
....però una tradizione che abbiamo noi (che conosco io) è che chi li regala è fortunato come chi li riceve.
Segnaliamo anche noi una nostra ricetta: http://www.vialarga.com/news/2011/ricetta-autunnale-insalata-di-pollo-indivia-belga-e-melagrana/
Grazie Vania!
@Vialarga...
....allora Grazie a Voi.:)
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