Libellula...
ORIGINE DEL NOME LIBELLULA
L’etimologia della parola Libellula ha origine incerta e secondo alcuni
studiosi deriverebbe dalla parola latina libellus, cioè piccolo libro; questa
immagine evoca la figura dell’insetto posato, le cui ali, aperte o chiuse,
ricordano le pagine di un libro. Secondo altri questo nome potrebbe
essere il diminutivo di libella, cioè piccola bilancia, per il movimento di
oscillazione delle ali quando l’insetto è posato. Altri autori, invece, sono
convinti che Linneo derivò il nome libella dalla sua prima apparizione nel
testo Libri de piscibus marinis di Guillaume Rondeletius (1554), in cui
l’autore assegnava il nome “libella insecto fluviatilis” a quello che
sicuramente era una larva di Zigottero, commentando che somigliava
nell’aspetto allo squalo martello, classificato come Libella marina.
Il termine Odonati fu creato dall’entomologo danese Fabricius nel 1793
per indicare l’intero ordine di questi insetti, ed è una contrazione di
Odontognati, composta da οδονς = dente e γναϑος = mandibola; quindi
insetti dalle mandibole dentate.
LE LIBELLULE NELLA TRADIZIONE
Le libellule sono sempre state presenti nella conoscenza popolare,
influendo in maniera positiva o negativa sull’immaginario collettivo, a volte
viste come portatrici di buona sorte e simboli di coraggio e a volte come
creature del male.
La visione della libellula nella tradizione differisce totalmente tra Asia
ed Europa; in paesi come Cina e Giappone viene considerata una presenza benigna e portatrice di buoni auspici, in Giappone è simbolo di coraggio,
forza, vittoria e felicità. Il primo imperatore del Giappone chiamò il suo
paese Akitsu shima, che significa”isola delle libellule”.
In Europa, al contrario, veniva vista, soprattutto nel Medioevo, come
cattivo auspicio e creatura del demonio.
Questa visione negativa si riscontra anche nei nomi assegnati alla libellula
nei vari paesi come, ad esempio, dragonfly in Inghilterra, caballito del
diablo in Spagna, aiguille du diable in Bretagna e teufelspferd in
Germania.
Una delle caratteristiche fantastiche attribuite alle libellule è quella di
avere la capacità di ferire le persone pungendole o morsicandole; questa
immagine è probabilmente dovuta alla caratteristica di alcuni Anisotteri
di avere l’ovopositore molto grande e somigliante a un pungiglione.
Tuttavia, in Europa la libellula non è sempre stata vista come essere
demoniaco o pericoloso, ma anche come una creatura dolce e delicata,
come dimostrano i nomi, solo al femminile, damselfly (Inghilterra),
damoiselle (Francia) e jungfer (Germania).
Nei dialetti delle nostre zone i nomi attribuiti alle libellule sono molti. Per
gli Zigotteri in genere i nomi dialettali sono munga (monaca), suor (suora),
e sciuréta d’acqua; e per gli Anisotteri prîjvi (prete), fra (frate),
cardinalu (cardinale) e papa (papa).
http://www.provincia.novara.it/Agricoltura/ProgettiRicerca/libellule_cirabebe.pdf
6 commenti:
Carino questo ricamo...buon weekend
Molto interessante, non conoscevo tutte queste informazioni, brava!!!
Ovviamente dolcissimo il ricamo sul cuscinetto.
Baci
Emi
io mi ricordo questa di Fiordaliso
@PINKk...
...si...carino...veloce...e divertente a parer mio.:))
@l'alternativa...
...è molto che volevo inserire queste informazioni sulla libellula...(interessanti)....e allora mi sono decisa di ricamarla....e tidevo dire che è uno schemino vecchissimo mai dimenticato...e voilà...eccolo...:))
@DR...
...bene, mi piace molto la voce di Fiordaliso, non conoscevo questa canzone...grazie...(che poi non è niente male.:)
...a me era venuta in mente "con il nastro rosa" di Battisti..."inseguendo una libellula..."...ma ti devo dire che non mi piace affatto...allora ho optato per l'aereoplano.:))
Che bella testimonianza storica e letteraria!
@Adriano Maini...
...grazie .
...qualcosa, almeno da parte mi, di inaspettato.:)
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